PERFECT BLUE (di Satoshi Kon - 1997)

Pubblicato il 3 marzo 2025 alle ore 10:30

TRAMA

Mima è una cantante pop di 21 anni, ma la sua decisione di abbandonare il mondo della musica per diventare prima attrice e per poi posare nuda per una rivista viene accolta male da un suo fan sfegatato che non tollera il suo cambio d'immagine provocando così vari incidenti sul set. Mima inizia a farsi delle domande sulla propria identità iniziando a non riconoscere più se stessa non sapendo più quale versione di sè sia la vera.

RECENSIONE

 

QUANDO UN'ANIME DIVENTA INQUIETANTE.

 

Opera prima del grande maestro Satoshi Kon che trasforma il suo primo film in qualcosa di inquietante, drammatico e allucinogeno allo stesso tempo. Fare un capolavoro del genere in un'opera prima credo che sia un qualcosa che in pochi riescano a fare perché creare un capolavoro così intenso e veritiero penso sia difficile per tutti, ma questo fa capire ancora di più le potenzialità di quest'uomo morto purtroppo troppo presto.

Satoshi Kon ha sempre creato dei capolavori d'animazione ma credo che questo, tra quelli che ho visto (perché ne devo recuperare ancora alcuni), sia uno dei pochi così forti a livello emotivo ma allo stesso tempo così psicologicamente drammatico. E' un film che prende anima e corpo, ti rigira le budella e poi ti dà persino il bel finale. Questa è un'opera che dovrebbe essere studiata da tutti soprattutto nel mondo del lavoro, dove ciò che succede a Mima può succedere ed anzi succede a tante persone.

Sono passati 28 anni eppure ciò che viene raccontato è ancora, purtroppo, attualissimo, e non parlo solo di stalking o della depersonalizzazione che ha la protagonista, ma parlo proprio anche della spietatezza del campo lavorativo che prima ti risucchia nel suo vortice e poi ti sputa in pasto agli avvoltoi.

Mima viene tolta dal suo mondo di idol con la convinzione che ormai la musica non venda più, che non ci sia più mercato e successo in quell'ambito, per essere trasportata nel mondo attoriale su cui lei non era minimamente pronta e forse nemmeno sicura. E' da queste battute iniziali che inizia ad avvenire il cambiamento di Mima che si fida e affida a persone che ricercano il soldo più che la sua rinascita come donna di successo. Vediamo una ragazza spaesata, per niente pronta a ciò che avverrà in seguito.

Da attrice a modella per scatti "porno" il passo è tanto breve e lei continua a sprofondare negli abissi di un oceano che non ha mai conosciuto, dove non si sente a suo agio e dove piano piano non si riconosce. 

Il suo alti e bassi mentali e psicologici affluiscono sempre di più ed inizia a non capire più quale sia la realtà o il sogno, la sua testa è completamente in balia di ciò che è sempre voluta essere (una idol) e ciò che è adesso (un'attrice/modella). Sogno e realtà si confondono creando un vortice talmente forte da esserne completamente avvolta, la sua vita si trasforma nel ruolo che sta interpretando in una serie televisiva ed anche lo spettatore è portato ad ingarbugliarsi tra finzione e verità. Mima sta interpretando un ruolo o quella è la sua vita vera?

La bellezza di questo film sta proprio nell'immedesimazione che lo spettatore ha nei confronti della storia, il racconto è strutturato talmente bene da far entrare subito lo spettatore in sintonia con Mima e con il mondo che la circonda, soprattutto con le sue paure e mano a mano con la sua depressione. Mima è alienata completamente.

La sua situazione inoltre è aggravata da un fan che, innamorato della sua figura da idol, non accetta il suo cambiamento, per lui la trasformazione di Mima è qualcosa di inaccettabile e la sua perversione nei confronti della ragazza supera ogni limite. Scrive di lei, la stalkerizza, la segue dappertutto, e le cose fin da subito si aggravano ancor di più visti i gesti che l'uomo compie nei confronti di chi le sta vicino, inizia infatti ad aggredire ed uccidere.

Questi momenti mettono in risalto la follia di questi fan, loro non riescono a distinguere la persona dall'oggetto del loro desiderio, per loro Mima è una idol e così deve rimanere, non comprendono le trasformazioni o i cambiamenti che questa ragazza possa avere sia che si tratti di decisioni prese da lei o di decisioni dettate da altri, difatti inizia a prendersela anche con chi l'hanno fatta diventare ciò che è adesso.

La follia è assolutamente alla base di questo film: la follia di Mima, la follia del fan, la follia di Rumi.

E' un intreccio di 3 storie che vedono Mima tutti in maniera diversa: Mima è la prima che si vede distorta, il fan si sente ingannato da lei, Rumi incarna l'invidia verso Mima che è riuscita a farcela.

Rumi è un'altro personaggio macabro, anzi forse il più macabro, perché ci viene mostrata come una grande consigliera, un'AMICA stretta di Mima, quasi una madre che la accompagna nel suo percorso, ed invece il suo personaggio è il più pazzo di tutti. Anche lei è presa da un'isteria soffocante e forte e non accetta di non avercela fatta come idol e vede Mima come una sua rivale, non sopporta che lei stia andando avanti nella sua carriera mentre lei l'abbia dovuta abbandonare troppo presto.

Ecco che l'intreccio folle viene fuori nelle battute finali, ecco che vediamo chi sono veramente tutti questi personaggi, ecco che scopriamo la verità, ecco la rivincita di Mima che ora si riconosce per quello che è, ecco che Mima è tornata la vera Mima.

E' qualcosa di spudoratamente vero questo film, è un incastro di tante situazione che portano sempre alla stessa conclusione, la psicologia deleteria della mente, come vediamo noi e come vediamo gli altri, la pazzia che si può insinuare dentro la testa, lo specchio che non riflette appieno la nostra immagine. 

Questo film ha dei tratti talmente forti che diventa quasi pauroso, è per quello che ho scritto che è un'anime inquietante, perché ti mostra la realtà che si viveva nel 97 e che nel 2025 non è cambiata. E' un affronto verso la società, non solo giapponese, ma mondiale. Mette in mostra il dietro le quinte del successo, i manager pronti ad arricchirsi alle spalle delle star, le persone "amiche" gelose ed invidiose del successo e che farebbero di tutto pur di rivederle a terra, i fan che pensano di dettar legge su ciò che possono o non possono fare, le stesse star che si perdono nei meandri di un lavoro stressante, richiedente e non tollerante. Tutto sembra un gioco a catena, tutto esiste fuori e dentro, tutto è così raccapricciante e tetro.

Satoshi Kon regala qualcosa che fa riflettere e che lo farà sempre, non solo oggi, non solo 28 anni fa, regala agli occhi la perdizione completa dell'essere umano e della sua mente, e di come, a volte, non ci sia una via d'uscita.

Mima ce l'ha fatta, altri no, si parla di fortuna, si parla di carattere? Non si sa, ma questo film è una pietra miliare che fa riflettere tanto, e forse troppo, sul mondo del lavoro. Andrebbe visto punto e basta.

Non è vero che l'animazione non racconta, a volte racconta più di altri generi. 

 

PROMOSSO A PIENI VOTI PER MIMA E PER TUTTE LE VITTIME DI STALKING E DI TANTO ALTRO.

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