
TRAMA
Un team ha sviluppato un’invenzione rivoluzionaria che permette all’uomo di avvicinarsi ad un mondo a lui da sempre precluso, quello dei sogni. Con questa tecnologia è possibile visualizzare, registrare e interferire con i sogni delle persone, in modo da curare in modo efficace diverse patologie e disturbi mentali. Gli usi terapeutici sono davvero infiniti, ma che accadrebbe se finisse in cattive mani? Tre apparecchiature vengono infatti rubate. Pian piano alcuni scienziati impazziscono e non riescono più a distinguere la realtà dall’illusione e sempre più persone vengono inglobate in questo sogno. È dunque necessario trovare il colpevole, prima che sia troppo tardi. Paprika è l’alterego nel mondo dei sogni di una delle ricercatrici, responsabile del progetto. Dovrà immergersi in questa follia per cercare di salvare i suoi colleghi e probabilmente l’intera realtà.
RECENSIONE
UN FILM FOLLE PER UN ARTISTA FOLLE.
E' difficile descrivere questo film dai lineamenti estremamente particolari e strani, completamente fuori di testa e che in alcuni momenti la fa persino girare.
Paprika è un concentrato di immagini, cose e colori, forme di ogni genere, specie di ogni genere, inglobando dentro di sé qualsiasi cosa possibile ed immaginabile, ed è persino riduttivo elencare solo queste cose perché è talmente grande, talmente ricco ed estremo che ad un certo punto non si capisce nemmeno più cosa si sta guardando e persino lo spettatore non riesce più a distinguere la realtà dalla finzione, la realtà dal sogno e dall'illusione che esso dà.
La trama è ben precisa ma già all'inizio incontriamo subito i primi veli di follia incomprensibile con il direttore che si dimena con un discorso alquanto incomprensibile, fuori luogo e totalmente senza senso, ed è proprio questo che dà il via al film, da qui inizia il bello perché è solo l'inizio di un qualcosa che devasterà le menti umane.
Il direttore non è matto ma gli è stato impiantato un sogno tramite un dispositivo tecnologico e all'avanguardia, il DC MINI, che viene utilizzato in campo terapeutico per curare i paziente e per non fargli arrivare alla pazzia, ma alcuni di questi dispositivi vengono rubati ed arrivano nelle mani di un pazzo e si scatena l'inferno.
E' un susseguirsi di giochi psicologici, avatar che prendono vita, alterego supereroistici, sogni distorti, distruzione e persino morte, tutto questo in un contesto che sembra non avere mai una fine.
Il potere e il controllo sugli altri, sulle loro menti, è il meccanismo che gira intorno a questo film e basta per mandare all'annientamento il cervello umano.
Paprika non è solo un film d'animazione (e ribadisco quanto questo genere sia sottovalutato e creduto forse inferiore agli altri, quando invece proprio questo film ed anche altri di Satoshi Kon dimostrano la potenza dell'animazione, la voglia di trasmettere un messaggio forte al mondo e all'uomo) stravagante e che a molti può sembrare senza senso, è la trasposizione di un eventuale futuro prossimo e forse nemmeno tanto lontano, è il controllo che vorremmo avere sulle nostri menti, sullo nostro inconscio, è tecnologia che aiuta ma può anche arrivare a distruggere, è spingere il cervello forse fin troppo oltre.
Può sembrare insensato eppure dietro nasconde tante chiavi di lettura.
A volte sembra di capire, altre volte ci si perde completamente, eppure facendo una somma si trova sempre un tema ricorrente che forse è quello più importante che il regista vuole farci vedere: la voglia di conoscere e poi controllare il nostro subconscio e ci dà uno spunto su cosa potrebbe succedere se apparecchi tecnologici come il DC MINI esistessero davvero; ci mette in guardia da cosa la nostra mente possa celare dietro il subconscio, facendoci capire che forse è qualcosa che non dovremmo toccare ma lasciare libero, proprio come è nella sua natura, libero di vagare, di creare, libero di immaginare e sognare, forse perché è proprio lì che lasciamo andare davvero chi siamo.
Paprika è un film che solo un pazzo poteva mettere in scena, eppure i pazzi si sono sempre poi rivelati dei grandi geni.
Questo è stato l'ultimo film che ha messo in atto il povero Satoshi Kon morto prematuramente, e che ha lasciato dietro pochi film ma sicuramente straordinari (come Perfect Blue e Tokyo Godfathers), ed ora sono ancora così attuali e forti. Chissà cosa avrebbe potuto ancora creare!
PROMOSSO
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